Donazione solidale di Banca del Veneto Centrale agli Ospedali San Bassiano e Alto Vicentino
Un altro importante gesto di solidarietà nei confronti della sanità veneta, da parte di Banca del Veneto Centrale, che ha devoluto all’Ulss 7 Pedemontana due assegni da diecimila euro ciascuno destinati rispettivamente all'ospedale San Bassiano di Bassano del Grappa e all’Ospedale Alto Vicentino di Santorso.
La cerimonia di consegna si è tenuta nei giorni scorsi nella sede bassanese dell'istituto di credito cooperativo, in presenza del direttore sanitario Antonio Di Caprio, del dottor Lucio Cuoco in rappresentanza dell’Uosd Endoscopia Digestiva del Santorso e del dottor Tommaso Silvestri a nome dell’Uoc di Urologia del San Bassiano. Per la banca sono, invece, intervenuti: il presidente Gaetano Marangoni, il direttore generale Claudio Bertollo e il vicedirettore generale vicario Antonio Alberto Simonetto.
«Ringrazio la Banca del Veneto Centrale per questa ulteriore donazione, che si aggiunge a quelle già fatte negli anni precedenti dall’Istituto di credito a questa Azienda – ha commentato il direttore sanitario dell’ULSS 7 Pedemontana dott. Antonio Di Caprio - Ancora una volta destineremo queste risorse a progetti con un’immediata e concreta ricaduta positiva per la salute della popolazione. Lo faremo distribuendo equamente le risorse tra gli ospedali di Bassano e Santorso, coerentemente con la nostra strategia di avere due ospedali altrettanto efficienti e all’avanguardia, in grado di dare allo stesso tempo una risposta qualificata alla popolazione dei due Distretti e di collaborare tra loro attraverso sinergie virtuose, nell’ottica di una crescente specializzazione e di uno scambio continuo di esperienze e best practices».
La donazione della banca all’ospedale di Bassano va nella direzione di una lunga collaborazione in essere, finalizzata allo studio dei tumori alla prostata. I fondi, infatti, verranno utilizzati per ampliare le tecnologie di crioterapia, con studi eccellenti avviati nel 2018, che ora si allargheranno alla sperimentazione di nuove forme di cura localizzata e non invasiva delle neoplasie. Il contributo al Santorso, come concordato con la direzione sanitaria, verrà invece utilizzato per l'acquisizione di un nuovo strumento fondamentale a individuare i polipi intestinali, che se curati in tempo non evolveranno in tumori.
«Queste due donazioni vanno a beneficio dell’intera comunità – ha sottolineato il presidente Marangoni – La nostra è una banca cooperativa, costituita da persone che si sono messe insieme per perseguire il miglioramento delle proprie condizioni economiche, ma anche per il soddisfacimento di altri bisogni primari. Tra questi c’è certamente anche quello dell'assistenza sanitaria. Il Veneto è una regione virtuosa dove la sanità funziona bene. Tuttavia, siamo convinti che le cose possano funzionare ancora meglio se alcune istituzioni si facessero carico di contribuire a risolvere le diverse necessità, finanziare studi, migliorare quotidianamente l'azione di assistenza. La nostra donazione all’Ulss 7 va intesa in questo senso e, in generale, è un’azione che facciamo con tutte le Aziende Ulss dei territori in cui la nostra banca opera».
Come ha spiegato il direttore generale Bertollo, «La donazione di Banca del Veneto Centrale segue l’idea di una favola africana, il cui testo abbiamo inviato negli auguri di Natale a tutti i nostri soci. Racconta di un bosco in fiamme, con tutti gli animali messi in fuga dal fuoco, e di un colibrì che invece ha scelto di portare acqua dal vicino fiume, una goccia alla volta, dando il suo piccolo ma essenziale contributo. Sarebbe bello se tutti, per il bene della comunità in cui viviamo, facessimo quello che è nelle nostre possibilità!».