Privati / Iniziative

Giovani studenti partecipanti al progetto "Educashon" 2024/2025 in visita alla sede centrale di BVR Banca Veneto Centrale a Longare

Gli studenti dell'Istituto "Farina" di Vicenza protagonisti in banca per "EduCashon", iniziativa di educazione e formazione finanziaria promossa dalla Federazione del Nord Est delle BCC nei territori serviti dalle 4 banche del Gruppo Cassa Centrale Banca.

Educashon Longare 4

Appuntamento presso la sede centrale di BVR Banca Veneto Centrale a Longare per gli studenti delle classi quarte dell’Istituto Farina di Vicenza, per conoscere i segreti dietro una banca del credito cooperativo. Venerdì 4 aprile oltre una cinquantina di giovani hanno potuto toccare con mano cosa significa e come funziona una BCC, dalle casse, agli sportelli, al personale interno, alla dirigenza, ai valori dell’istituto di credito, al caveau. Un’occasione per rendere concrete le lezioni già fatte in classe grazie al progetto Educashon, progetto di educazione e formazione finanziaria organizzato dalla Federazione del Nord Est delle BCC e dalla Federazione Veneta, arrivato alla sua terza edizione, che ha coinvolto 11 scuole, 14 classi e 526 studenti, nelle province servite dai quattro istituti di credito veneti del gruppo Cassa Centrale Banca. Dopo i colleghi dell’ITE Mario Rigoni Stern di Asiago e dell’Istituto Agrario Parolini di Bassano del Grappa è la volta dei giovani vicentini, che hanno l’onore di chiudere il ciclo di incontri nelle 4 BCC venete del Gruppo Cassa Centrale che hanno dato vita anche quest’anno al progetto di educazione finanziaria dentro e fuori le scuole superiori venete.

 

“Con BVR Banca Veneto Centrale – queste le parole ad inizio incontro di Francesco Polo Direttore Generale della Federazione del Nord Est del Credito Cooperativo - proseguiamo il percorso iniziato questo autunno con le scuole e le nostre banche, che continua a darci non solo soddisfazione, ma linfa vitale. Perché questi giovani ci portano idee, innovazione e spunti importanti sui quali lavorare. Anche come numeri. Basti pensare che siamo partiti da 14 classi a 24 classi, da 300 studenti della prima edizione a 526. Abbiamo seminato la cooperazione bancaria, parlando di temi a loro cari, come il modello Esg, l’attenzione all’ambiente e la vicinanza alla governance, che noi abbiamo per natura. Basta solo trovare il modo, ed Educashon ci sembra proprio quello giusto, per coinvolgere i più giovani, parlando anche di territorialità, attraverso un processo che magari sarà più lento ma alla lunga più efficace e con maggiori benefici per la collettività e il bene comune. Un modo anche per avvicinarli e orientarli al mondo dell’Università, del lavoro e perché no, come protagonisti delle nostre banche”.  Ad avviare l’incontro il Presidente dell’Istituto Maurizio Salomoni Rigon: “Abbiamo una fortuna in questo momento di difficoltà economica internazionale che parla di crisi energetica, dazi, etc...ossia quella di lavorare per e con il territorio e di essere radicati nel Nordest. La forza delle BCC come la nostra è proprio questa e la rivendichiamo e la presentiamo anche ai giovani di Educashon, che potrebbero diventare i nuovi soci o anche dipendenti delle nostre banche proprio loro che oggi, con questo progetto, ci danno nuove energie, idee e ci allargano gli orizzonti. E da parte loro hanno l'occasione di capire da vicino come funziona il nostro modello di credito cooperativo con solidi valori e opportunità di crescita”.

 

Visti i numeri dei partecipanti la banca ha organizzato una prima parte della mattinata in plenaria nel vicino centro parrocchiale, forte di una collaborazione attiva e importante con il territorio, che anche in questo caso si è resa preziosa. Un’ora di infarinatura ai ragazzi sui meccanismi che stanno dentro una banca di credito cooperativo come quello di BVR Banca Veneto Centrale, istituto di credito che arriva tra l’altro da una recente fusione tra due banche, BVR e Banca del Veneto, terza per dimensioni, all’interno del Gruppo Cassa Centrale Banca. Una realtà bancaria che conta oggi 88 filiali, 600 dipendenti all’interno di un territorio di competenza che si estende tra le province di Padova, Rovigo, Vicenza, Verona, Treviso e Ferrara, con sconfinamenti in aree del Trentino e della Lombardia, 20.000 soci, tra persone fisiche e persone giuridiche, e 135mila clienti. Una grande realtà che i ragazzi hanno potuto toccare con mano nella sede centrale della banca, scoprendo le casse, i diversi uffici ma anche il caveau, sempre affascinante per i più giovani che hanno cominciato a sognare parlando di contenuti preziosi all’interno della cassette di sicurezza. Dopo la meritata merenda gentilmente offerta dalla banca, i ragazzi infatti sono stati divisi in due gruppi, che si sono alternati nelle varie stanze e anime della banca, interrogati anche dai vari responsabili della banca su quello che sanno o non sanno del mondo bancario e del credito cooperativo. Tra questi Leonardo si dice “molto interessato del percorso fatto con Educashon perché abbiamo approfondito temi di cui non se ne parla mai a scuola. E poi ho capito che questa banca non finanzia cose negative come le altre banche, ma approfondisce alcuni temi. Da grande? Non so se entrerò in banca, non ho aspettative sul mio futuro ma ho un piccolo conto in banca dove metto i risparmi che guadagno d’estate come bagnino. Mi servono per le piccole spese quotidiane, per godermi qualche serata”. Anise ci spiega come questo progetto “è diverso da tutti gli altri che abbiamo fatto a scuola. Noi facciamo Scienze Umane e ci hanno coinvolto sempre in progetti sul sociale, non studiamo neanche economia e quindi questo è servito per farci capire alcune cose di cui non parliamo mai nemmeno a casa o in classe. Penso che mi sarà utile per il futuro, quando avrò una famiglia o vivrò da sola…Non voglio però lavorare in banca ma vorrei fare fashion marketing”. Si chiude così la stagione delle visite degli studenti nelle banche aderenti alla Federazione del Nord Est delle BCC che ovviamente ringrazia anche i partner di rilievo che hanno permesso l’iniziativa e hanno dato un valore aggiunto quali Irecoop Veneto, l’Università di Padova e Fondosviluppo.

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